Domande aperte per stimolare la riflessività e valorizzazione delle emozioni.
Ecco la seconda puntata del mese della ripartenza. Ci riferiamo ad un articolo scritto da un noto professionista della relazione d’aiuto (1) che a sua volta si rifà alle cosiddette competenze del counseling. (2)
La prima puntata, su ascolto attivo ed empatia, è in questo blog in data 31 agosto 2024.
Oggi riflessività ed emozioni.
““Riflessività – Una delle tecniche più efficaci del counseling è l’uso di domande aperte. Queste domande, che non possono essere risposte semplicemente con un “sì” o un “no”, invitano l’interlocutore a riflettere più profondamente sulla propria situazione e a esplorare le proprie emozioni e pensieri.
Le domande aperte sono particolarmente utili per aiutare una persona a chiarire i propri sentimenti o a esplorare le proprie opzioni in una situazione difficile. Ad esempio, se un amico sta cercando di decidere se cambiare lavoro, una domanda aperta potrebbe essere: “Cosa ti fa pensare che un cambiamento di lavoro possa essere la scelta giusta per te?” Questa domanda stimola la riflessione e permette all’interlocutore di considerare più aspetti della sua decisione””.
Emozioni – Si tratta di validare e riconoscere le emozioni (ndr). “”La validazione è un’altra competenza chiave del counseling che può essere facilmente applicata nella vita quotidiana. Validare significa riconoscere le emozioni e le esperienze dell’altro, mostrando che sono legittime e che hanno un valore. Questo non significa necessariamente essere d’accordo con tutto ciò che l’altro dice, ma semplicemente riconoscere la sua esperienza come valida.
La validazione è particolarmente importante quando una persona si sente sola o non compresa. Ad esempio, se un familiare esprime paura riguardo a una situazione medica, una risposta valida potrebbe essere: “Capisco che questa situazione possa essere spaventosa. Credo sia normale e comprensibile sentirsi così quando ci si trova ad affrontare qualcosa di sconosciuto.” Questo tipo di risposta non solo riconosce la paura, ma la normalizza, aiutando l’altra persona a sentirsi meno isolata nei suoi sentimenti””.
A questo punto viene il turno della competenza chiave, ossia il non giudizio, ma di questo scriveremo nell’ultima puntata (ndr).
[segue]
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Brano riportato nel testo: da Saper aiutare efficacemente – Comunicazione affettiva del 19 agosto 2024 – di Danilo Toneguzzi (vedi nota 1)
Citazione: rielaborazione della redazione dal testo
Immagine: Riconoscimento, dal film Altruisti si diventa (2016)
Note: 1: Danilo Toneguzzi, Psichiatra e psicoterapeuta. Responsabile Progetto Comunicazione Affettiva. Direttore scientifico Istituto Gestalt Pordenone. 2: Le competenze di counseling (“counseling skills, o chiamate anche “soft skills”) rappresentano il bagaglio di chi opera nella relazione d’aiuto, e si acquisiscono normalmente attraverso percorsi di formazione professionalizzanti.