Counselling

Il counselling si basa su una relazione tra due persone, counsellor e cliente, che instaurano un rapporto comunicativo in un clima di empatia e non giudizio, in cui vengono favoriti sia l’ascolto attento che la comprensione. È in definitiva l’evoluzione della nostra attività di ascolto.

Il counsellor è un accompagnatore, un facilitatore di crescita personale, adeguatamente formato. Il suo compito è quello di aiutare l’altro a trovare la soluzione al disagio transitorio, attraverso la valorizzazione delle sue potenzialità e della sua autostima.

Il suo intervento è utile sia nell’affiancamento nella gestione personale di un conflitto, sia nel facilitare il dialogo all’interno di un gruppo o di una comunità.

Il counsellor organizza il suo lavoro su un numero limitato di incontri durante i quali si punta a far emergere la capacità di ristrutturare il “malessere”, riconosciuto dal cliente, che con consapevolezza lo elabora mettendo in gioco le proprie risorse, le proprie energie con l’obiettivo di andare oltre il problema.

Un counsellor è efficace se ha lavorato bene, con la necessaria collaborazione del cliente, sulla relazione che è il “focus” dell’incontro.

Da tutto ciò si evidenzia, e questo è il nostro pensiero, come il counselling punti tutto sull’incontro tra le persone, quindi un momento speciale, necessariamente vis à vis, in un setting adeguato e riservato, e in un tempo dedicato che non vada eccessivamente oltre nel numero di sessioni cicliche e i 60-90 minuti riservabili per sessione. Solo eccezionalmente, con limitate modalità, può esercitarsi un intervento di counselling a distanza, telefonico – scritto – online. In ciascuna di queste eventualità il “momento d’incontro” si adatterà inevitabilmente alla situazione specifica, ridefinendo metodi e finalità dell’intervento.

Esistono nel mondo varie scuole di counselling, a matrice filosofica o psicologica, a mediazione corporea o artistica, ad ispirazione spirituale o sociale.

La nostra esperienza parte dal counselling così come proposto nella visione dell’umanista Carl Rogers: “… quando una persona si trova in difficoltà, o vuole semplicemente ‘crescere’, il miglior modo di offrirle aiuto non è quello di dirle che cosa fare, quanto invece aiutarla a comprendere la sua situazione e a capire come gestire il problema del momento “.

Il counselling è assai utile in molti contesti, per esempio in ambito socioeducativo, negli universi della coppia, della famiglia e delle organizzazioni.

Riferimenti

https://www.aiutoallapersona.it/

http://www.aicounselling.it/it/homehttps://www.tomind.it/scuola/