di Redazione pDtA –
… definizioni che in brevi e succose parole riassumono e racchiudono il risultato di considerazioni, osservazioni, esperienze
Questo risultato nasce dal lavoro di condivisione realizzato nei mesi recenti da alcuni operatori volontari di “progetto”. In particolare grazie al confronto e dialogo tra i membri del Coordinamento del progettoDIMMItiASCOLTO.
Riportiamo di seguito alcune testimonianze raccolte dalla narrazione di gruppo. Oltre ai significati e spunti richiamati esse rappresentano un interessante esito dell’ascolto profondo – in tal caso in gruppo – mediante una autentica condivisione.
I testi riportati rispondono a varie domande di un’intervista mirata che voleva evidenziare il senso di gruppo e di appartenenza in occasione del decennale ininterrotto di attività.



[Angela] Sono stati anni che hanno visto un approccio ad un modo diverso di fare ascolto e che mi sono serviti tantissimo sia nelle relazioni con gli altri sia a livello personale. Mi sono resa conto che spesso credevo di ascoltare, ma ero più intenta a cercare le soluzioni per dare un aiuto che non a mettermi in atteggiamento di pura accoglienza. Cosa che non è per niente scontata, infatti sembra sempre che se non si danno risposte ai bisogni delle persone non si sia all’altezza del compito. Ho visto invece quanto può essere positivo il mettersi in ascolto senza giudizio e con piena disponibilità.
[Francesca Lucia] Sono pochi anni che frequento il gruppo che fa parte del Gsm San Giorgio Odv e quello che ho vissuto è l’esperienza di un gruppo straordinariamente attivo, se potessi fare un paragone direi “lievito buono”. Tutto viene pensato e messo in opera, con molta attenzione e lavoro, cercando di fare il meglio e buono possibile. In questa complicata situazione pandemica, pur mantenendo il servizio di ascolto alle persone che ne hanno richiesto il servizio, anche telefonicamente nei periodi di più forte restrizione e contagio, ho visto un fiorire di attività. Piccoli mini corsi per coinvolgere le persone a non isolarsi, stimolando con semplici attività, il dialogo tra loro. Tutto questo sempre nel rispetto delle regole decise dal governo, per contrastare il diffondersi del virus. Con la San Giorgio è stata creata inoltre una piattaforma per gli incontri online dando così la possibilità alle persone di incontrarsi da remoto e per poter usufruire sia di relazione sia di formazione. Che dire? È comprensibile che dietro a tutto questo c’è un lavoro straordinario che mi lascia stupita da come è ben fatto.
[Rosy] Faccio parte di questo gruppo da molto tempo e mi ha sempre affascinato che ci siano delle personalità e delle modalità diverse per affrontare le cose, ma come insieme si riesca a “creare” un nuovo punto di vista, un modo diverso di vedere le cose e anche se stessi. Penso che questo possa essere un nostro punto di forza che aiuta il gruppo a crescere e a migliorare per poi poter meglio aiutare gli altri.



[Clitta] Dieci anni di appartenenza a questa storia. Beh sin dall’inizio a tutt’oggi con continua voglia di esserci, di coinvolgermi e coinvolgere, di mettere la persona al centro, di vedere gli altri con occhi nuovi, di condividere esperienze ed informazioni. Un progetto questo dello spazio di ascolto che ti fa scoprire nuove visioni di vita, ti sprona ad un approccio di sostegno e comprensione, ti stimola ad approfondire i bisogni dell’altro. Far parte di questo gruppo di volontari significa cooperare, essere comprensivi, dare attenzione, spendere energia. Qualche volta si ha la sensazione di far poco, ma poi in realtà si contribuisce ad aiutare anche solo con un ascolto attento, imparziale ed empatico. Il bisogno dell’altro di parlare di sé, che non è sempre facile, di sfogarsi, di sentirsi ascoltato, viene accolto dal nostro gruppo con spirito di consapevolezza e senza pregiudizi. E, ne sono convinta, DimmiTiAscolto ti aiuta veramente a stare meglio.
[Daniela] … Sono sempre stata convinta, nel mio percorso di vita, che il dialogo fosse importante nella relazione. E, piano piano, uscendo dalla mia condizione di persona riservata e timida, mi sono resa conto di essere in grado, col tempo e con la maturità, di avere uno scambio reciproco di pensieri ed emozioni con le altre persone. La volontà di essere autentica e la volontà di relazionarmi reciprocamente con gli altri sono sempre più spesso venuti a galla in me. E, incontrando il gruppo DIMMItiASCOLTO, nel quale svolgo il mio tirocinio da Counselor, questa condivisione è sfociata in un bellissimo percorso. L’associazione mi ha insegnato l’ascolto senza giudizio, che prima trovavo impersonale, mentre adesso considero fondamentale per attivare l’empatia. Il progetto ha finalità talmente elevate che è stato un onore potervi partecipare attivamente. È una esperienza veramente entusiasmante.
[Annamaria] Così di getto, senza pensarci troppo! Far parte di progetto DIMMItiASCOLTO mi ha personalmente aiutato a crescere, e continua a farlo attraverso i vari percorsi che come volontari facciamo. Soprattutto, per il servizio che offre, cioè l’Ascolto alle Persone, ho imparato, o almeno ci sto provando, a mettere da parte il giudizio e il pregiudizio perché il nostro Ascoltare non ne può essere intriso. Giudizi e pregiudizi, che tutti siamo portati ad avere, devono essere lasciati da parte per poter Accogliere e Ascoltare senza muri che ci separino. Credo anche che questo sia un motivo per il quale le Persone, e mi ci metto anch’ io, hanno difficoltà a farsi ascoltare. Temiamo il giudizio degli altri a riguardo dei “malanni” che ci possono affliggere. È sicuramente più facile farsi “curare” un braccio rotto che una crepa dell’anima!
.
Fonte: https://www.gsmsangiorgio.com/progetto-dimmitiascolto-10-anni-di-impegno-continuo/
Foto e immagini: da NovitàinLettera n. 136
Immagine in evidenza: da http://www.fondazionecrc.it/ – notare bene: riportato in evidenza quale “condivisione” l’immagine-logo simbolo di altra iniziativa di Cuneo, in quanto coerente con nostri intendimenti di muoverci sempre in rete con altri. Lo spirito del progetto citato è uno dei tanti esempi di ascolto-condivisione strutturale che permettono di fare un passo avanti nel progresso umano, non soltanto di impatto sociale ma anche e soprattutto di impatto umano.
