di Luciana Dalla Valle e Gianni Faccin
ὰρχέτυπος
(GF)
La parola riportata sopra è quella originale che deriva dal greco antico e che significa “immagine”. Sua derivazione è la parola “archetipo” formata da arché e typos ossia origine e modello, rispettivamente. La libera enciclopedia dice che il termine viene usato, attualmente, per indicare, in vari ambiti, la forma preesistente e primordiale di un pensiero (filosofia) come nel caso dell’idea platonica; per indicare simboli innati dell’inconscio umano (psicologia), aspetti ben presenti nell’idea di Jung; e per rappresentare altri fenomeni della vita umana come in letteratura, linguistica, filologia, ma anche in mitologia e marketing.
L’archetipo non è rappresentabile materialmente, ma l’uomo cosciente lo può percepire e comprendere attraverso le sensazioni e gli impulsi da esso espressi.
E’ importante per conoscere se stessi, aver maggiore consapevolezza di sé, lavorare con gli archetipi. Gli archetipi sono forze istintive che, se non sono consapevolizzate, agiscono in modo inconscio, mentre la consapevolezza nel contempo li attiva e li gestisce: ciascuno di noi nasce infatti con alcuni archetipi già attivi, mentre altri sono ancora dormienti. Per attivare gli archetipi è necessario diventare prima di tutto consapevoli della loro esistenza, dobbiamo cioè concepirci e sentirci come se ci fossero più personalità al nostro interno. Se invece continuiamo a pensare che siamo fatti in un solo modo, vuol dire che siamo identificati solo con una parte e non vediamo le altre parti, che altro non sono se non le potenzialità nascoste che aspettano di essere riconosciute.
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[LDV]
Tra le tante discipline e metodiche proposte per conoscere se stessi, quella che più mi appassiona è l’uso dei dodici archetipi di Carol P. Pearson. Gli archetipi sono energie che lavorano dentro di noi e che sono state individuate come comportamenti che mettiamo in atto.
Ogni archetipo ha le sue caratteristiche peculiari, possiede una determinata paura, un lato del carattere che non vogliamo vedere e dei doni da recuperare.
L’ energia archetipica si esprime in ogni esperienza umana, si evolve da una matrice innata ed inconscia, si manifesta come simbolo e in seguito come sentimento ed emozione.
Le emozioni che emergono dal contatto con l’archetipo sono il livello più cosciente dell’energia archetipica, sono ciò che affiora e viene riconosciuto come dolore, amore, entusiasmo, passione, estasi ecc.
Gli archetipi vengono definiti “guide” in quanto, conoscendoli, ci permettono di modificare quei tratti caratteriali della personalità che sono controproducenti per lo sviluppo ed il benessere personale.
Lavorare con gli archetipi mira ad integrare e recuperare quel “tesoro” che contengono e riportare equilibrio, armonia e benessere alla persona.
Riporto qui di seguito alcune riflessioni di persone che stanno lavorando su di sé con gli archetipi:
- E’ stato un anno di lavoro guidato, su me stessa, che mi ha molto coinvolta. Gli archetipi presentati sono stati una rivelazione, non ne conoscevo l’esistenza ed il significato e soprattutto ho rivissuto le tappe della mia vita riattraversandole, se possibile e rivivendo, attraverso gli archetipi, situazioni e tappe con una consapevolezza profonda, nuova e chiarificatrice. Ho preso coscienza di insicurezze, fragilità ed errori commessi, pur in buona fede e mi sono accorta di aspirare fortemente ad essere un Cercatore sempre più rivolto a ciò che veramente interessa a me nel mio profondo.
- Da circa 7 anni lavoro su me stessa e ho trovato il completamento di tutto il percorso che avevo fatto. Mi sta particolarmente interessando il percorso con gli archetipi che mi aiuta ancora di più ad andare in profondità dentro di me.
- Credo che con la conoscenza degli archetipi di avere imparato molto, e molto dovrò imparare. Mi aiutano ad affrontare la vita con positività e ad affrontare i problemi in maniera equilibrata …
- Il mio parere è molto positivo. Conoscere questa modalità così antica ma quasi “scientifica” di interpretare la realtà è stata una rivelazione, una grande finestra aperta per guardare da punti di vista diversi le dinamiche mie personali e in generale la realtà che mi circonda. Ora con “lo sguardo degli archetipi” osservo ciò che mi crea sofferenza con maggiore distacco, corro meno il rischio di confondermi e mi sento più solida e preparata ad andare avanti.
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Citazione e riferimenti nel testo: Wikipedia e Treccani Enciclopedia
Web: https://www.archetipi.org/it/teoria/attivazione-e-gestione-degli-archetipi