di Gianni Faccin –
Auto aiutarsi con i libri
Sì, è possibile l’auto aiuto, anche con i libri.
Usare il verbo “librare” può sembrare strano. Eppure mi piace pensarlo, dirlo e soprattutto metterlo in pratica.
E’ un verbo che mi ricorda i libri, appunto. Ma in realtà ha un significato profondo e variegato.
Il Treccani, vocabolario, assegna a “librare” il significato di mantenere in equilibrio, da libra ossia bilancia. Oppure di tenersi in equilibrio e librarsi in volo. Infine altro significato può essere quello di valutare, ponderare e giudicare. Sono derivazioni che si rifanno agli scritti di Petrarca, Tasso, Galilei e di altri , come Foscolo, Manzoni e Tommaseo.
Ma fuor da richiamo classico e senza dubbio affidato, è naturale che ai libri torniamo. E ai libri come fonte di studio, storia e vita vissuta.
E’ provato che la lettura sia d’aiuto per l’essere umano.
Nella vita possono esserci momenti in cui viviamo delle difficoltà che ci fanno sentire il bisogno di un percorso di approfondimento personale, di percorsi che ci aiutino a sciogliere nodi problematici, ma molto più spesso può capitare che pur senza accorgerci sentiamo la voglia di accrescere il nostro benessere interno e di dare spazio a qualche attività generativa per l’anima.
Con i libri e la loro lettura appassionata possiamo affrontare entrambe queste situazioni: attraverso la lettura di un libro e la condivisione, per esempio con un gruppo di altri lettori appassionati, dei significati e degli spunti personali che ne abbiamo ricavato, possiamo avviare un vero e proprio cammino di rinascita.
Librare diviene, a questo punto, spiccare il volo.
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