di Redazione DtA e Coordinamento progettoDtA –
Quel che si può fare va fatto!
E’ passato un anno e siamo ancora al chiuso nelle nostre case. Per chi ha la fortuna di averla, una casa.
E’ una misura estrema e necessaria per contenere la nuova curva del contagi che si dimostrano in salita.
Speriamo che sia come ci dicono.
Ci riferiamo al fatto che le prossime settimane saranno decisive da tutti i punti di vista: sanitari ma anche economici.
Lottiamo tutti per abbassare la curva, ma combattiamo anche un’altra battaglia, quella per far ripartire la vita fatta sì di economia ma anche e soprattutto di relazioni.
Oggi continua ad esserci un eccesso di opinioni, spesso non richieste.
C’è una miriade di punti e contrappunti, pareri gratuiti, dichiarazioni, manipolazioni e molto altro. Ognuno dice la sua e pare essere la verità assoluta.
In gioco ci sono anche molti soldi e ci dimentichiamo che in tal caso non ci sono più ideologie che tengano, idee, posizioni, opposizioni e maggioranze. Tutti vogliono esserci.
Tutto è consentito se si tratta di non rimanere fuori dalla distribuzione. Di non restare ai margini della ripartizione monetaria.
Ma al compito di gestire il famoso “tesoro” che ci è stato destinato è deputato chi si trova a governare.
E noi che possiamo fare?
Noi associazioni di volontariato, di promozione sociale, ong, gruppi di auto mutuo aiuto, centri di ascolto, e così via. Ma anche noi singoli, persone interessate, volontari, facilitatori, cittadini, persone appassionate o bisognose, persone che si mettono in gioco …
Una cosa è certa.
In questi tempi possiamo fare quel che si può, ma quel che si può va fatto!
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Immagine in evidenza: Pixabay (Quarantena)
Ispirazione e fonte da comunicato Greenpeace del 14 marzo 2021 – Nota bene: questo editoriale prende spunto da una riflessione di questi giorni di Greenpeace, che facciamo nostra e rilanciamo con le dovute varianti e le necessarie integrazioni.
