di Annamaria Sudiero
È molto facile incontrare l’Altro, basta camminare per la strada e quanti Altri si incontrano, è una casualità! Ma è andare incontro agli Altri che è difficile, lo si fa per scelta. Bisogna fare spazio davanti a noi, liberarci dagli ostacoli che ci intralciano.
E gli ostacoli possono essere tanti: rabbia, pregiudizio, paura, egoismo, arroganza, privilegi e chissà quanti differenti impedimenti abbiamo davanti che ci impediscono anche solo di vedere gli Altri, il Prossimo.
Provate ad immaginare che tutti questi sentimenti siano veri oggetti, intralci che si pongono davanti a noi nel nostro incedere verso l’Altro! Quanto tempo, quanta fatica per spostarli. E quanti danni potremmo provocare a noi e agli Altri nel farlo!
Immaginiamo invece che davanti a noi ci sia un morbido tappeto tessuto di rispetto, reciprocità, fraternità, uguaglianza, solidarietà, onestà e quanto altro di giusto ogni essere umano dovrebbe provare per vivere in serenità col suo prossimo.
Sarebbe più facile per chiunque camminarci sopra e anche nel momento di difficoltà, se si cade, il colpo sarebbe attutito e troveremmo una mano vicino che ci aiuta ad alzarci.
Sono forse una visionaria, ma è questo il mondo che vorrei. Poi se accendo la tv, vedo ogni giorno montagne di ostacoli che restano lì a impedire che si possa srotolare un morbido tappeto. E allora smetto di guardarla e il tappeto lo stendo almeno davanti a me.
Questo sì, posso farlo, ognuno di noi può farlo.
