di Annamaria Sudiero e Gianni Faccin –
Seguito di “Bilancio di un decennio”
Non è detto sia bene dimenticare il passato. Attualizzarlo è invece importante per fare un bilancio di quanto fatto, ma anche per discernere tra il buono e il non buono in un’ottica di miglioramento.
Se facciamo un salto all’indietro di dieci anni possiamo riconoscere il tanto lavoro svolto, i presupposti che già da qualche anno prima stavano facendo maturare la progettualità sottostante, i drammi di tante persone, solo in parte conosciuti e un sogno, un sogno che pareva per noi volontari molto distante da una possibile realizzazione.
Ed è in questo modo che parte un pezzo di Altovicentinoonline, nota testata digitale. Il pezzo si riferisce alla nascita del primo di una serie di centri di ascolto che prendeva il nome di Punto d’Incontro San Giorgio (creatura di una locale onlus: Gsm San Giorgio di Poleo di Schio (Vi). Proprio per un collegamento di più “punti d’incontro” in rete, in distinte territorialità ed esperienze, nacque nel 2014 “DimmiTiAscolto”, divenuto nel 2018 “progettoDIMMItiASCOLTO”, di cui è base comunicativa il presente blog.
Ecco di seguito il pezzo pubblicato nell’anno della nascita del Punto d’Incontro San Giorgio (2012) da giornale citato a firma della giornalista Adelina Tadiello.
“C’è spazio e tempo per un nuovo sogno a Poleo di Schio. C’è spazio per la nascita del Punto d’Incontro San Giorgio inaugurato sabato scorso, alla presenza del sindaco del comune di Schio Luigi Dalla Via e dall’assessore alla Persona e Famiglia Antonietta Martino nei locali della canonica in via Falgare, lasciati liberi da don Andrea Mazzon, convinto sostenitore del progetto.
‘In questi tempi difficili in cui tutto è più complicato, il singolo, la coppia, il gruppo o la famiglia hanno comunque la possibilità di crescere e di potersi migliorare. Ogni persona ha anche la possibilità, se lo vuole, di andare incontro agli altri. In tal modo farà del bene al prossimo, ma farà innanzitutto del bene a se stessa’. Con queste premesse il presidente del Gruppo Sociale e Missionario San Giorgio di Poleo Onlus, Bruno Zattara, ha promosso l’avvio di questo nuovo spazio di ascolto, di relazioni di sostegno e di volontariato al prossimo. ‘Sarà una realtà dove la comunicazione, l’ascolto autentico e la valorizzazione del mutuo aiuto verranno messi a disposizione dei 6911 abitanti del quartiere Stadio-Poleo-Aste-San Martino e non solo, tra i quali il 17,4% sono giovani nella fascia d’età 14-30 anni e il 12% stranieri’ – aggiunge il vicepresidente del Gruppo Sociale e Missionario Gianni Faccin. Un team di 16 volontari, con differenti competenze, ma con un’eguale generosa volontà di dedicare un tempo all’agorà dell’ascolto e del volontariato, darà il via l’anno prossimo a tre specifici momenti formativi dedicati ai giovani, alle coppie e ai bambini con disturbi specifici d’apprendimento. Le porte saranno dunque sempre aperte per intercettare i molteplici bisogni del territorio scledense e per facilitare la creazione di reti associative e di solidarietà sociale. ‘Esattamente come nove anni fa, allorché fu nominato parroco don Andrea, ora si rimettono in campo nuove competenze e buon cuore in una dimensione sociale innovativa’– afferma Gianni Faccin. ‘In questo momento di fragilità sociale e storica non si può giocare in difesa. E’ necessario operare cambiamenti forti ed innovare nel sociale’ – conclude il sindaco Dalla Via.
Dopo l’apertura nel giugno 2011 della Casa del Giovane e della Sala polivalente e telematica, con il nuovo Punto d’Incontro San Giorgio, il centro di aggregazione per la parrocchia e il quartiere si rinforza. La comunità di Poleo, forte nelle tradizioni, vive da protagonista questa sfida di vitale cambiamento sociale.
Sono numerosi i sostenitori di questo progetto: Cooperativa Samarcanda e S@m Bar, Ateneo Sir, Scuola Materna San Giorgio, Gruppo Sala Poleo, Ulss n. 4 Altovicentino, Comune di Schio, Unisolidarietà Vicenza, Banca Unicredit S. Cuore, Centro Servizi di Volontariato di Vicenza, don Andrea e l’Unità Pastorale zonale”.
Oggi siamo nel 2022 e il cosiddetto sogno, che sembrava irrealizzabile, è divenuto invece una realtà importante. Questo è stato un bene. Quello che è cambiato profondamente è il contraltare fatto di un grande aumento della povertà, sia relativa sia assoluta, e di un dramma collettivo sempre più soffocante. E il nostro agire ha sempre più il sapore “emergenziale”.
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Immagini: di reperrtosio a cura GiFa2022
Riferimenti nel testo e brano virgolettato: da Altovicentinoonline del 16 dicembre 2012
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