Il nostro servizio presso l’emporio solidale Il Cedro di Schio
Ci è stato chiesto in che cosa consiste il nostro servizio di ascolto come associazione e come gruppo che gestisce il progetto DimmiTiAscolto. Si tratta di un’attività sorta dieci anni fa, che non ha mai subito interruzioni e che ha svolto costantemente attività di formazione interna, rinnovamento di persone e di contenuti. Negli ultimi tempi, tempi che pure cambiano in continuazione, abbiamo guardato con interesse alle necessità delle persone che si manifestavano in certi spazi non usuali. Fra questi, con la contestuale caduta di spazi tradizionali e abitudinari, gli empori solidali hanno attirato la nostra attenzione e nel contempo siamo stati noi oggetto di richiesta di collaborazione. Proprio in questi giorni ci è stato chiesto di spiegare il nostro servizio, e, a domanda, abbiamo risposto.
“Il servizio che svolgiamo presso l’emporio di Schio è completamente gratuito e innovativo. Un po’ come avviene da quasi dieci anni presso i vari centri di ascolto situati nell’Alto vicentino. Il servizio viene svolto da operatori volontari formati e professionisti. E’ interessante ricordare l’approccio agli incontri.
C’è una prima fase di uno o più incontri in cui si fa conoscenza e si condivide la situazione di disagio: è il cosiddetto primo ascolto.
Poi possono seguire altri incontri di ascolto profondo e condivisione a fronte di disagi personali che afferiscono agli stati d’animo, alla gestione delle emozioni, alla necessità di superare la confusione o i disorientamenti: è il cosiddetto ascolto profondo.
Infine possono seguire varie sessioni di consulenza per aiutare le persone a prendere decisioni, a fare scelte, il tutto rendendosi conto della propria situazione personale: è il cosiddetto counseling.
L’innovazione è data dalla messa in campo da parte degli operatori volontari di atteggiamenti fondamentali e tutt’altro che facili come l’ascolto empatico, il non giudizio e l’accettazione incondizionata. Si tratta delle note e riconosciute abilità di counseling che permettono di fare la differenza per quelle persone che sono in difficoltà ma che decidono (a) di non abbattersi e di reagire, (b) di chiedere aiuto e (c) di responsabilizzarsi e prendere veramente in mano la propria situazione personale o familiare per dare finlamente una svolta.
In tanti anni di servizio abbiamo visto che grazie a queste modalità – in definitiva – sentendosi ascoltate le persone scoprono nuovi modi per vivere la loro realtà e cominciano a stare meglio”.




.
Foto in evidenza: colloquio profondo a cura di GiFa2021
Immagini: a cura di GiFa2021
Testo e riferimenti: a cura della Redazione in accordo con il Presidente Giorgio Santacaterina, in occasione dell’intrervista con Rete Veneta Tv e della visita del Ministro alla Famiglia e alle Pari opportunità del 29 agosto 2022 a Schio (Vi)