di Gianni Faccin –
Il coraggio è quello che ci vuole per alzarsi e parlare;
il coraggio è anche quello che ci vuole
per sedersi ed ascoltare
Mi fa piacere riprendere il blog dopo i 40 giorni di “pausa di riflessione” riconoscendo il “coraggio” che ci vuole per porsi in autentico ascolto degli altri. Ho quotidianamente esempi di “non ascolto”, di spudorato finto-ascolto da parte di persone che potrebbero essere più disponibili verso l’altro. Ci sono infinite prove al riguardo, è più facile non ascoltare l’altro e procedere per la propria strada offrendo spesso alla cosiddetta “accoglienza” un contorno nettamente formale e di facciata. Non è semplice costruire relazioni, ma non è pensabile di farlo mettendo al centro aspetti secondari come quelli burocratici o semplicemente materialistici. Non è neanche pensabile trincerarsi dietro a forme di regolamento o di principio oppure a pregiudizi diffusi. Questo, a mio parere, vale per tutti e in special modo per coloro che – privatamente o pubblicamente – interfacciano le persone che vivono nel disagio.
Coraggio ci vuole. Ecco perché accogliamo in questi spazi un brevissimo ma efficace contributo di due amici, Maria Rita e Mario, che da anni si impegnano nella società, cercando di ascoltare sempre di più.
Troppo spesso nel nostro parlare ci dimentichiamo l’importanza di ascoltare, di permettere all’altro di comunicare un suo pensiero, un suo disagio, una sua idea. È vero, non è facile alzarsi e parlare: le parole rimangono e dipende da dove si pronunciano, come e dove si dicono, se esprimono un’idea o se aprono ferite che la vita inevitabilmente lascia. Ecco, è proprio questo il senso, che porta all’ascolto, alla necessità di sedersi e lasciare che le parole di altri ci incontrino. Che grande soddisfazione riuscire ad incontrare l’altro, anche attraverso gli sguardi e prenderci il tempo necessario, il tempo che serve, il tempo che rende chi sta parlando un po’ più importante, perché si sente accolto.
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Citazione: frase di Winston Churchill
Immagine: Lettura e ascolto by Pixabay
Testo: by Maria Rita Dal Molin e Mario Palano, rispettivamente Direttrice e Presidente del Csv Vicenza