di Gianni Faccin –
L’attività
Come oggi interagiamo con le persone
Spesso ci viene richiesto come si svolga la nostra attività. Beh, è un lavoro non facile, spesso faticoso, ma è qualcosa di straordinario in quanto è veramente nutriente sia per chi lo pratica, sia per chi ne diventa destinatario.
In ogni caso si tratta di “incontrare le Persone, ponendole al centro dell’attenzione”.
L’attività, nell’ambito del “progettoDIMMItiASCOLTO”, viene svolta soprattutto attraverso incontri-colloqui in cui viene attivato l’ascolto attivo delle persone e la condivisione dei problemi, assicurando alle stesse la massima riservatezza.
Inizialmente esiste una prima fase che è l’accoglienza a cui seguono immediatamente il contatto, la presentazione e l’avvicinamento tra chi accoglie e l’interlocutore. Quasi subito, intrecciandosi con la prima fase, avviene il cosiddetto primo ascolto, che può prevedere anche più incontri. In questa fase la persona si fa conoscere, viene facilitata ad aprirsi e presenta il presunto problema. Si ascolta e si condivide restando nei temi portati dalla persona stessa. Ponendo domande aperte, senza giudizio o critica, e riformulando quanto portato dalla persona in modo da «confermare» quanto viene comunicato e favorirne la consapevolezza. Questa fase è fondamentale e spesso decisiva. Infatti già dopo questi incontri la persona più consapevole di sè si sentirà meglio (sollevata e leggera). Accoglienza e primo ascolto si compenetrano, strada facendo.
A questo punto possono aggiungersi altre due fasi distinte e successive: l’ascolto solidale e l’ascolto profondo. L’ascolto solidale è una fase avanzata che risponde ai bisogni della persona legati a cambiamenti importanti, a decisione inevitabili, ad eventi della vita, ad incertezze esistenziali. In questa fase esistono almeno tre direttrici: «sostegno», «orientamento» e «attività di consulenza». L’attività di sostegno: riguarda uno o più incontri per valutare un co- progetto, per esempio un intervento in rete di accompagnamento, un affiancamento personalizzato, un aiuto economico grazie all’utilizzo dei fondi gestiti da Gsm San Giorgio Odv o da altri enti o associazioni in rete, oppure di aiuto motivazionale, educativo o sociale grazie all’attivazione di nuove relazioni. L’orientamento riguarda incontri mirati ad accompagnare la persona verso una sua iniziativa di ricerca di lavoro, di definizione piani di studio, di scelta di attività di volontariato. L’attività di consulenza riguarda incontri e cicli di incontro anche reiterati per affrontare temi esistenziali di rilievo con ricorso al counselling relazionale. In tal caso l’azione vuole essere più preventiva che curativa e intervenire laddove non possono intervenire altre entità anche specializzate. Infine c’é la quarta fase, l’ascolto profondo che punta molto sulla condivisione di sè. E’ un lavoro in profondità che va a toccare la propria identità, la propria consapevolezza e i propri stati emotivi. Anche in questo caso si ricorre alle abilità di counselling, soprattutto relazionale. Si propone alla persona di affrontare con decisione il proprio sè e il rapporto con gli altri, in vista di un vero cambiamento.
Immagine e riferimenti: da Aiuto efficace – Counselling on the road di Gianni Faccin 2022
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