–
Annamaria Sudiero
“La vita è un eterno lasciare andare. Soltanto con le mani vuote potrai afferrare qualcosa di nuovo” – Rumi
.
LASCIAR ANDARE
Quando scrivo parlo in primis a me stessa e i miei pensieri, che nascono da esperienza personale o molto spesso dall’Ascoltare il vissuto di Altri, si fissano maggiormente in me se li tramuto in immagine, se li rendo in qualche modo visibili …
Quanto è difficile lasciare andare le persone, le cose. Ma quanto ci può far male trattenere ciò che non può o non vuole più far parte della nostra vita.
E’ come quando si tiene la sabbia in una mano e la si chiude a pugno per cercare di trattenerla. È impossibile, un po’ alla volta ci sfuggirà e nel frattempo la mano, a forza di stringere, comincerà a farci male. Ma sarà proprio quella mano che resta vuota a darci l’opportunità di accogliere qualcosa di nuovo, qualcosa che ci può far rinascere, ritornare liberi.
È un po’ come quel bimbo che tiene stretto il filo legato al suo palloncino, ma si distrae e lo lascia andare. Subito ci resterà male, piangerà, ma poi starà lì, stupito, col naso all’insù, a guardarlo volare libero sempre più in alto. Libero di volare il palloncino e libero il bimbo che dopo il primo dispiacere potrà afferrare qualcosa con cui si potrà divertire e stupire di nuovo.
Dovremmo essere forti e imparare a lasciare andare! Sicuramente porterà sofferenza, ma sarà una sofferenza consapevole e la consapevolezza ci aiuterà a superare il dolore.
E dovremmo anche essere coraggiosi perché talvolta, quello che ci impedisce di aprire quella mano, è la paura, il non sapere cosa ci potrà arrivare di nuovo e sconosciuto.
Già, come dice quel vecchio proverbio: Chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia non sa quel che trova. A pensarci bene però se l’uomo, nel corso della storia non l’avesse fatto, abiteremmo ancora nelle caverne!
E allora noi dovremmo saper valutare. Se la strada che stiamo percorrendo è solo un po’ dissestata, possiamo imparare a schivare le buche, a munirci di ammortizzatori e continuare a percorrerla in qualche modo senza subire danni. Ma se quella strada ci sta portando inevitabilmente ad un vicolo cieco, o peggio ancora ad un burrone, sarà proprio il caso di abbandonarla. Se fossero le scarpe con cui percorriamo quella strada a farci male non faremmo di tutto per calzarne un paio di più comode?
.

Una opinione su "Lasciare andare, dal vuoto alla pienezza e alla novità"