E’ il momento del cuore. L’esterno si volatilizza per dare spazio al dentro.
Chi siamo?
Questa domanda che prima si poneva chi dotato di grande empatia, ora è una domanda che tutti si pongono. In mancanza spesso di risposta.
Siamo solo attraverso gli altri, e nella relazione.
La relazione con l’Altro è essenziale e, in questo periodo, costretti alla quarantena, se ne sono accorti anche i più scettici.
L’Altro è il nostro specchio: ci guardiamo e abbiamo una risposta che entra nel nostro bagaglio personale, nella nostra storia.
Ora più che mai è il momento di accorgersi che gli altri sono importanti, e che, mettendoci al posto dell’Altro, cominciamo a chiederci: “se fossi io a ricevere questa osservazione” per esempio; e se succedesse a me…?”
Con questa domanda anche la violenza perde il suo potere, ma ora, mentre il virus è riuscito a influenzare anche la guerra in Siria, perché da noi ci troviamo a combattere contro chi non ha scarpe firmate o i jeans ultimo modello?
Forse si guarda molto all’esteriorità senza guardare all’essenziale.
Gli altri siamo noi. Frase retorica, straripetuta ma vera.
Ricordiamoci degli altri.
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