In questo agosto che per molti umani significa anche riposo, riflessione e ricarica, prendiamo spunto per portare all’attenzione dei lettori una virtù come la Sobrietà grazie al contributo, già pubblicato su varie testate, di Alberto Leoni , figura di spicco nella sanità dell’Alto Vicentino. Psicologo e psicoterapeuta, è stato Direttore dei Servizi Sociali dell’Ulss 4 Alto Vicentino dal 2001. Ha svolto gran parte della sua attività professionale in qualità di dirigente sanitario, nelle aree socio sanitarie della disabilità, della salute mentale, nelle dipendenze. In particolare è stato coordinatore dell’attività del centro occupazionale, referente tecnico del Centro Riabilitativo del Centro di Salute Mentale, referente tecnico del piano triennale della Legge 285/1997, dirigente dell’area famiglia, responsabile dell’Unità Operativa “Programmazione Socio-Sanitaria”.
Prendiamo da un suo pezzo pubblicato di recente in alcuni quotidiani in cui ci viene proposto un confronto tra Sobrietà e Smania del Nuovo. Leoni lo fa con una rilettura di uno storico testo di Alvise Cornaro – Vita sobria (1558) – a confronto con gli scritti e i pensieri di Papa Francesco – “Cercate di essere liberi nei confronti delle cose. Così come è necessario il coraggio della felicità, ci vuole anche il coraggio della sobrietà” – del filosofo Marcello Farina – Si potrebbe dire che essa abita la terra del «piccolo», è il credere che i tesori sono nascosti nello spazio dei «piccoli», e crederlo testardamente, a dispetto di una “numerosa razza di odierni «scavatori», che persiste a cercare tesori altrove, presso i grandi, all’ombra dei potenti, tra trono e altare” – e infine dello scrittore svedese Cristopher Carlson – “…Se pensi che di più sia meglio, non sarai mai soddisfatto … ricordati che anche se ottieni quello a cui stai pensando, non sarai più soddisfatto di prima, perché continuerai a desiderare sempre di più…“.
Essere sobri, in che senso? Ecco:
“”La sobrietà, infatti, non è solo una limitazione più o meno volontaria dei beni terreni, che pure è necessaria se non si vuole distruggere il mondo, ma è uno stile di vita, improntato sulla semplicità e sul rispetto verso gli altri. È il contrario di quell’autonomia radicale per cui ci si permette tutto, ignorando ed a volte calpestando i diritti e le libertà del prossimo. La sobrietà non è virtù che riguarda unicamente i beni e le ricchezze; è virtù che tocca l’interezza dell’anima e della vita, quella personale, quella civile.
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La sobrietà aiuta a costruire la giustizia, perché decide e sceglie secondo un’equa misura ed è rispettosa dei diritti e soprattutto dei doveri che si hanno verso il prossimo. Chi agisce con sobrietà (versione aggiornata della virtù cardinale della temperanza) non è smodato, eccessivo, ingordo, sregolato, ma si gode la sua semplicità in tutto, perché sa ridurre, recuperare, riciclare, riparare, ricominciare.
“La smania del nuovo“, invece, è quella che spinge a voler ricercare qualcosa che non si sa che cosa sia, a non accontentarsi mai di quello che si ha già, a non godere fermamente delle cose fatte. Tutto ciò contiene i semi dell’infelicità e rende estremamente complesso il vivere quotidiano. Anche il continuo bombardamento sensoriale, che la società dei consumi effettua rende dipendenti dalle novità. Presumibilmente bisognerebbe rieducare i sensi con le strategie pedagogiche della Montessori “… Noi dunque possiamo aiutare lo sviluppo dei sensi… graduando e adattando gli stimoli…“.
D’altra parte, il volere più di quello che si ha è un’esigenza legittima dell’essere umano, laddove essa è fonte di un miglioramento della qualità della vita. La trappola scatta quando si desidera di più senza godere appieno di quello che nel frattempo si è raggiunto.
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Alla luce di ciò, il nostro benessere passa attraverso una riscoperta della sobrietà e della semplicità, che consentono di apprezzare quello che si è, quello che si ha e quello che si fa. Si scopre così nella frugalità l’origine delle propria grandezza. “Temo un uomo dal discorso frugale….temo che egli sia grande…” (Peter Dickinson)””.
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Alberto Leoni
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