Saper ascoltare, saper comunicare

Dal sito web psicocitta.it/crescita-personale/comunicazione.php#el

“”Comunicazione deriva dal verbo latino “communicare” che significa: mettere in comune, fare partecipe, ma anche costruire. Quando si comunica, infatti, si condivide qualcosa, si rende partecipe qualcuno di una informazione, un’idea, un’emozione o una sensazione (ad es. la paura). C’è uno scambio di contenuto e una relazione che si costruisce fra le persone coinvolte.
Questo scambio avviene all’interno di un contesto – la relazione – in cui le persone trasmettono qualcosa (conoscenze, affetto ecc.) e mandano messaggi attraverso l’uso di un codice, nel nostro caso la lingua italiana.

La comunicazione, però, non si riduce allo scambio di un contenuto verbale espresso in una lingua e all’interno di una relazione, ma è un fenomeno molto più complesso, ricco di una serie di altre informazioni. La comunicazione infatti è il veicolo attraverso cui una relazione si manifesta e attraverso cui manifestiamo “noi stessi”. Possiamo comunicare con il corpo oppure con il linguaggio, tramite la voce o la parola scritta… fatto sta che in ogni momento attraverso il “come lo facciamo” stiamo comunicando le nostre intenzioni, il nostro modo di essere, e gli altri lo stanno comunicando a noi.

La comunicazione non verbale entra in gioco anche durante l’ascolto, in quanto per comunicare bene è necessario saper ascoltare. Può sembrare banale ma non lo è, in quanto l’ascolto è una componente importante della comunicazione, indispensabile per essa affinché si instauri e si mantenga.
L’ascoltatore non ha un ruolo passivo, perché deve comprendere – cosa a volte non semplice – quello che il suo interlocutore sta dicendo e a quale scopo, elaborare il messaggio per poter rispondere o compiere un’azione, cercare di non dare giudizi sul messaggio ricevuto.
In questo processo di “comunicazione attiva”, il “ricevente” non si concentra solo sul messaggio verbale, bensì può “leggere” altri significati sul volto, gli occhi, il comportamento del suo interlocutore e le sue sensazioni. Allo stesso modo durante l’ascolto dovrà fare attenzione a quello che lui stesso sta comunicando a sua volta con il corpo, con gli occhi, con l’atteggiamento.

Imparare a comunicare è importante per essere compresi dagli altri, e aiuta noi a capire loro. Se ci rendiamo conto dell’importanza – in senso negativo – che possono avere le incomprensioni, possiamo facilmente capire quanto può essere utile migliorare la nostra capacità di comunicare””.

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Pubblicato da dimmiTiascolto !

Centri di ascolto e di cultura comunicativa - emanazione Gsm San Giorgio Odv

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